Attenzione al Sorpassometro, cosa c’è da sapere prima di pagare l’eventuale multa ricevuta: i dettagli sulla questione.
Non soltanto l’autovelox: anche il nuovo sistema di controllo stradale, il Sorprassometro, sta facendo parecchio discutere ormai da tempo. Introdotto sin dal 2004, il nuovo modello SV3 ha fatto il suo esordio lo scorso agosto, finendo subito al centro di diverse polemiche.

Per chi non lo sapsse, il Sorpassometro è un sistema elettronico (con sensori e telecamere ad alta risoluzione) che permette di identificare i veicoli che superano la linea continua, e che quindi effettuano sorpassi lì dove sarebbe invece vietato.
Se, da una parte, la normativa rende i ricorsi sempre più difficili, dall’altra l’associazione Altvelox ha precisato che i Sorpassometri non sono infallibili. Ecco perché, prima di pagare un’eventuale multa arrivata in caso di infrazione non commessa, bisognerebbe studiare bene la soluzione prima di pagare ed ammettersi colpevoli di un’infrazione che, in realtà, non si è commessa.
Multe Sorpassometro, nuovi dibattiti sulle multe che arrivano ingiustamente
Come riportato dal sito Money, in caso di ricorso per multe provenienti da SV3 è consigliato agire collettivamente, come succede con diverse iniziative promosse da varie associazioni per i consumatori; Altvelox, come riportato, ha recentemente agito discutendo non soltanto difetto di omologazione, ma anche “abusi amministrativi” per via del regolamento di questo sistema di controllo.

Allo stato attuale delle cose, contestare la multa con presunta mancanza di omologazione può essere un percorso tortuoso da intraprendere, molto più complesso rispetto a quanto accaduto con gli autovelox. Si dovrà contestare infatti la ripresa video dell’infrazione, per giudicare l’apparecchio malfunzionante o non rispettante dei requisiti previsti dalla legge.
Ci sono però altri elementi di contestazione da poter evidenziare, come la mancanza di segnaletica o cartelli non a norma, che potrebbero rendere di fatto il verbale invalido. Il Codice della Strada va sicuramente rispettato, così come vanno rispettati i divieti di soprasso che il Sorpassometro contribuisce a combattere, ma nel caso si è in buona fede e si è vittime di un’ingiustizia causata da un errore, è bene fare ricorso, nonostante appunto non sia facile avere una risposta positiva e che porti all’effettivo annullamento della multa ricevuta.
La richiesta per il ricorso va inviata entro 30 giorni dall’arrivo della multa al Giudice di Pace, o entro 60 giorni al prefetto, potendo così esercitare il proprio diritto di difendersi; come detto, nella stragrande maggioranza delle ipotesi è meglio attivarsi e agire insieme ad altri automobilisti multati.





