Il confronto fra la caldaia a condensazione e la pompa di calore: quando conviene cambiare l’Impianto per massimizzare il risparmio?
Quale impianto installare nella propria casa per riscaldarsi? E’ questa la domanda che si pongono tantissimi italiani, sia quando comprano una nuova abitazione sia quando si trovano a dover sostituire il vecchio impianto.

Allo stato attuale delle cose, quelli più presenti sembrano essere la caldaia tradizionale, la caldaia a biomassa, l’impianto solare termino, la caldaia a condensazione e la pompa di calore, anche se questi ultimi due sembrano effettivamente essere i più accessibili alla fascia media della popolazione, unendo praticità e investimento iniziale più basso.
Senza dubbio, però, la caldaia a condensazione con i radiatori (ovvero i termosifoni) resta il sistema più presente nelle case: ma conviene davvero rispetto alla pompa di calore, che può trasformarsi in una risorsa anche nel periodo estivo?
Caldaia a condensazione o pompa di calore, su quale sistema puntare?
La caldaia a condensazione funziona a gas e sfrutta l’acqua calda, mentre la pompa di calore utilizza l’energia elettrica per prelevare calore dall’esterno. Grazie al sistema dei termosifoni, la caldaia a condensazione garantisce, anche durante le temperature più rigide, un riscaldamento importante, ma si resta comunque legati ad una fonte di energia fossile come il gas.

E’ vero che l’investimento iniziale, tra acquisto delle componenti e installazioni, dovrebbe essere molto meno costoso, ma a lungo termine il consumo appare più dispendioso rispetto alla pompa di calore, oltre al fatto che si utilizza un combustibile fossile.
Al contrario, la pompa di calore è decisamente molto più sostenibile e alla lunga garantisce un risparmio in bolletta (ancor di più se l’appartamento fosse dotato di un impianto fotovoltaico per produrre energia).
Forse, dunque, la caldaia a condensazione potrebbe rappresentare una soluzione più pratica nell’immediato, soprattutto in contesti dove le temperature, nel periodo invernale, sono molto rigide; la pompa di calore resta però la soluzione più “green” ed efficiente in termini di risparmio. Inoltre, col sistema di raffreddamento, risolve anche il problema del caldo in estate.
Fortunatamente, chi dovesse acquistare un nuovo impianto può farlo sfruttando l’Ecobonus, ovvero una percentuale di detrazioni fiscali calcolata sulla spesa effettuata per l’acquisto di sistemi di riscaldamento.
Ad esempio, per questo 2025, le detrazioni sono al 65% per l’acquisto di pompe di calore, geotermici e climatizzatori ad alta efficienza, mentre al 50% per caldaie a condensazione, fotovoltaico e accumulatori, nel caso l’installazione sia per la prima casa (dunque quella di residenza).





