Le abbiamo cercate a lungo nella storia dell’universo, senza riuscire mai a trovarne una, ma ora davvero si pensa all’idea di altre forme di vita su Marte come dice la Nasa.
Sebbene per alcuni ci sia voglia di approfondire il discorso, in molti sono scettici, ma è davvero importante approfondire il tutto da vicino.

A dare il via a questo racconto è il rover Perseverance della Nasa che ha rivelato la presenza di minerali insoliti legati a carbonio organico che dimostrano la presenza possibile di vita passata sul pianeta. Una scoperta che fa venire la pelle d’oca e apre anche tante riflessioni dal punto di vista morale e religioso.
Ma torniamo alla scienza, la scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature da un team internazionale. A questo studio ha collaborato anche l’Istituto Nazionale di Astrofisica, al centro rocce sedimentarie raccolte nel 2024 nella formazione Bright Angel all’interno del cratere Jazero.
Si tratta di una situazione molto interessante che merita di essere approfondita. Proprio per questo motivo diventa importante andare a capire meglio cosa è accaduto, scopriamolo insieme.
Nasa e un’altra forma di vita su Marte
Ma qual è quest’altra forma di vita scoperta su Marte dalla Nasa. Non è molto semplice parlare di questo aspetto, ma il campione “Sapphire Canyon” mostra dei noduli e dei granuli che contengono fosfato di ferro e solfuro di ferro, questi sono di fatto associati a carbonio organico.

Una combinazione che di fatto dimostra la presenza di “potenziali biofirme”, una possibile traccia di vita microbica, ma con ulteriori analisi si potrà arrivare a escludere altri aspetti tra cui le cause geochimiche.
Tutto verrà specificato successivamente dalla Nasa con una conferenza stampa organizzata con l’amministratore a interim, Sean Duffy che è sempre protagonista in tal senso quando ci sono argomenti di questi aspetti.
Ma cosa rappresenta questo aspetto? Le rocce sedimentarie più giovani mai studiate dalla missione Perseverance. La combinazione di questi argomenti, minerali e carbonio organico, rende tutto questo un passo importante per andare a comprendere il potenziale biologico di Marte.
Non si tratta dunque solo di capire se c’era vita in passato, ma se la vita potrà esserci anche in futuro. Tutti ricordiamo le parole un po’ piccate su Marte espresse direttamente da Elon Musk e questo non può lasciarci indifferenti. Sarà interessante approfondire l’aspetto più centrale legato a un mondo che merita di essere messo sotto la lente di ingrandimento fino alla fine.