Il duo di artisti romani presenta TI DICO UN SEGRETO Chi ricorda viene preso in giro. Chi tace, tace, uno storytelling con drammaturgia e narrazione di Tamara Bartolini.
Lasciandosi ispirare da D’un tratto nel folto del bosco di Amos Oz, TI DICO UN SEGRETO affronta il tema dell’ecologia e dello smarrimento in una realtà “sovvertita”, come quella del tempo in cui stiamo vivendo, ricucendo con la delicatezza delle parole e con la poesia delle immagini quei gesti di coraggio che servono per non dimenticare chi siamo stati e chi siamo.
Tutto era cominciato tanti, tanti anni prima che i bambini del paese nascessero, in tempi in cui persino i loro genitori erano ancora piccoli. Nello spazio di una notte, una qualunque notte piovosa d’inverno, tutti gli animali erano spariti dal villaggio: bestiame e uccelli e pesci e insetti e rettili.
L’indomani mattina in tutto il paese erano rimasti solo gli uomini, le donne e i loro figli. Con il coraggio dei bambini, cercando con gli occhi della mente, ascoltando e udendo con le orecchie dell’animo, toccando con le dita del pensiero, ci addentriamo nel folto del bosco per cercare una ecologia delle parole e delle azioni, per non dimenticare, per non tacere, perché “tutti, uomini e rettili, insetti e pesci, tutti dormiamo e stiamo svegli, tutti cerchiamo di stare il meglio possibile, di non avere troppo caldo e nemmeno freddo, tutti, senza alcuna eccezione, facciamo del nostro meglio per conservare noi stessi e stiamo attenti a tutto quello che taglia e morde e punge.”
Il duo artistico romano Bartolini/Baronio presenta TI DICO UN SEGRETO. Chi ricorda viene preso in giro. Chi tace, tace, un racconto teatrale sospeso tra parole e immagini, con la drammaturgia e la narrazione di Tamara Bartolini.
Un racconto ispirato a Amos Oz
Liberamente ispirato a ‘D’un tratto nel folto del bosco’ di Amos Oz, lo spettacolo affronta con delicatezza e forza poetica i temi dell’ecologia, dello smarrimento e della possibilità di resistere in una realtà “sovvertita” – un mondo che sembra lontano, eppure somiglia profondamente al nostro presente. Attraverso lo strumento intimo e potente dello storytelling visivo, lo spettacolo ricuce con fili di parole e immagini quei gesti di coraggio che servono per non dimenticare chi siamo stati, chi siamo e chi possiamo ancora diventare.
La favola del bosco svuotato
La narrazione prende avvio da un tempo lontano, “tanti, tanti anni prima che i bambini del paese nascessero”. In una notte piovosa, inspiegabilmente, tutti gli animali scompaiono: bestiame, uccelli, pesci, insetti, rettili. All’alba, nel villaggio, restano solo gli uomini, le donne e i loro figli. Con il coraggio dell’infanzia e lo sguardo della mente, lo spettacolo invita a entrare nel folto del bosco per cercare una nuova ecologia delle parole e delle azioni, un percorso fatto di ascolto e immaginazione.
Un’ecologia poetica
Attraverso la voce e la visione di Bartolini/Baronio, il pubblico viene guidato in un viaggio che ci ricorda come tutte le forme di vita – uomini e animali, alberi e insetti – condividano la stessa fragile tensione: proteggere se stessi e convivere con ciò che taglia, morde e punge. TI DICO UN SEGRETO diventa così un atto di memoria e di resistenza, un invito a non tacere, a non dimenticare, a riconoscere la nostra identità collettiva nel legame indissolubile con il mondo naturale.
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