Il momento non è certo dei migliori. Il nuovo assetto geopolitico del pianeta che si sta forzatamente costituendo attraverso laceranti conflitti impone scelte difficili e dolorose. Anche nell’ambito del mondo dello spettacolo.
Gli anni che stiamo vivendo sono tra i più complessi e delicati degli ultimi ottant’anni. Lo scenario internazionale, in continua e negativa evoluzione, sta mutando repentinamente il suo aspetto. Un cambiamento che comporta conseguenze.
E le conseguenze, in tali situazioni, non sono mai piacevoli e piovono addosso ad un’infinità di settori. Il rischio concreto è che la televisione pubblica sia costretta non soltanto a produzioni di qualità inferiore ma, addirittura, a considerare l’ipotesi di cancellare dal proprio palinsesto progetti che hanno rappresentato, e rappresentano ancora, una componente importante della produzione di Viale Mazzini. Ma chi rischia davvero di chiudere i battenti?
Tutto ormai ruota attorno ai numeri. In ambito televisivo sono sempre stati fondamentali, si pensi agli ascolti che, quotidianamente, assegnano medaglie d’oro e di cartone a vincitori e vinti. Ora, però, la tv pubblica deve fare i conti, più che mai, anche con i nuovi numeri che attengono alle risorse a propria disposizione. E’ il momento delle scelte da fare. Difficili e non prive di rischi.
Il nuovo scenario preoccupa i vertici della Rai che non si nascondono e chiaramente ammettono che: “Avere accesso a meno fondi condurrà inevitabilmente l’azienda a un bivio: abbassare la qualità o ridurre la portata dei progetti, tagliando puntate“, come riportato dal quotidiano La Stampa. A rischiare di più il doloroso taglio sono le soap più amate, come Il Paradiso delle Signore e Un Posto al Sole.
Fiction e film tv rappresentano da sempre un orgoglio, ed un clamoroso punto di forza, della Rai. La situazione che si sta delineando porterà, inevitabilmente, a ridurre le produzioni nonché la qualità delle stesse. Ma come detto sono proprio le soap più amate come Il Paradiso delle Signore e Un Posto al Sole a correre i maggiori rischi.
Sono produzioni che da anni raccolgono numeri importanti a livello di ascolti ma rappresentano anche quelle che incidono di più sui costi dell’azienda andando in onda, quotidianamente, dal lunedì al venerdì, costringendo, probabilmente, l’azienda a rivedere verso il basso i piani strategici della Rai. Un enorme problema in più che si accoda ad un inizio di stagione poso esaltante, tra cali di ascolti e rischio concreto di nuove chiusure anticipate.
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